violettafederico.com | Pane, Amore e Torino: il fornaio di via Principe Oddone
L'impulso di raccontare la storia di un'antica bottega torinese, fornitori di un bene primario che fanno questo mestiere da più di 50 anni.
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Artigiani del pane: Torino. Il fornaio di via Principe Oddone

Artigiani del pane: Torino. Il fornaio di via Principe Oddone

Sì dice: prima Sé, poi gli Altri.

Sì, questa è una regola di vita che puoi aver imparato già in adolescenza, oppure, in maniera più consapevole, a 30 anni. Dopo un periodo molto formativo della mia esistenza, durato ben 3 anni, nell’aprile del 2016 riprendo ad allenare corpo, respirazione e dizione quotidianamente e, avendo dato vita a questo mio sito da poco più di un mese (il giorno del mio compleanno – come a segnare una Rinascita) ricomincio a soddisfare i miei sogni: raccogliere le storie che mi interessano e che piombano nella mia vita, soprattutto quelle storie che rischiano di essere dimenticate!

Al civico 38 di Via Principe Oddone, Nicoletta si reca tutte le mattine per rifornire il Portmanteau di pane, dolci, cornetti, pizze. Un giorno le chiedo se mi ci porta, le vetrine comunicano un gusto familiare e mi ricordano immediatamente le antiche botteghe di paese, semplici e buone. Mi accolgono Rosa e Marina e, mentre clienti nuovi e affezionati si susseguono al banco serviti efficientemente da Marina, Rosa mi racconta aneddoti, difficoltà, esperienze, percezioni di un mestiere che, assieme a suo marito (panettiere di terza generazione) porta avanti proprio lì, al civico 38, da più di 50 anni.

I cambiamenti sociali, quelli del tessuto urbano, l’avvento dei centri commerciali che hanno inglobato panettieri e cambiato le abitudini, i tempi e le scelte d’acquisto, hanno inciso sulle piccole botteghe del quartiere di Porta Susa, ma il forno di Rosa e Fiorenzo con la cortese e veloce collaborazione di Marina, resiste ai mutamenti demografici e del mercato.

Fortunatamente, alla clientela affezionata che quotidianamente si concede una pausa, una battuta e una chiacchiera con i loro panettieri di fiducia, si affianca ad esempio Nicoletta, poco più che 30enne che col suo b&b a 100 mt di distanza, contribuisce alla diffusione del sapore e della qualità legata alla cosiddetta “arte bianca” dell’ old Piemonte.

Ci vuole “il tempo che ci vuole” per: aprire un’attività, fidarsi di qualcuno, far partire un progetto, far lievitare il pane, capire chi siamo, eppure, spesso ci penso, quanto ogni lavoro sia – scambio denaro/bene/guadagno, a parte – un Servizio che viene offerto, inteso proprio come “ti servo a qualcosa, ti aiuto, faccio per te” e accidenti, se ci pensate, ciò che ci viene spontaneo da millenni, pensando a quando nasce un figlio, è proprio accogliere gli Altri, ed è un’arte, come fare il pane!